La malattia Parodontale è la prima causa di perdita dei denti.

E’ la più importante malattia del cavo orale, la sesta malattia cronica non trasmissibile nell’uomo.

Il picco di incidenza è a 40 anni di età

In Italia affligge il 50% della popolazione e il 15% della stessa presenta parodontite grave

Non si esaurisce a livello locale essendo implicata nel peggioramento di cardiopatie, diabete, malattie respiratorie, renali, obesità e nascita pretermine.

La parodontologia è una disciplina di area odontoiatrica che promuove la salute dell’individuo attraverso la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle patologie che colpiscono i  tessuti  di supporto dei denti e anche degli impianti.

I tessuti di supporto includono la gengiva, il legamento parodontale, il cemento radicolare,   l’osso alveolare e basale e la fibromucosa..

Lo  scopo  principale è, comunque, quello di  preservare la dentatura naturale.

La terapia non chirurgica di eliminazione del biofilm e del tartaro, risolve il 75% dei casi di malattia, e nel 20% dei casi ne rallenta il decorso.

La malattia parodontale è strettamente legata agli stili di vita, alle condizioni sistemiche, alla genetica, alla epigenetica e alla presenza di alcune specie batteriche  

La   distruzione   dei tessuti di sostegno dei denti causata da una parodontite è  nella maggior parte dei casi irreversibile.

E’ fondamentale pertanto la terapia di supporto; perdura tutta la vita, è il caposaldo delle cure e viene personalizzata con sedute di igiene professionale dalle due alle quattro volte l’anno in caso di malattia attiva.

Alla luce di tutto ciò vogliamo ribadire l’importanza della visita odontoiatrica di controllo, la seduta periodica e personalizzata di igiene orale professionale, e, fondamentale, una ottima e costante igiene orale domiciliare.